Eduardo Russo: “Il presente e il futuro dell’interior? Riutilizzo e stampanti 3D”

Una famiglia di designer al suo fianco. Le Corbusier, Niemeyer e Zaha Hadid come ispiratori. Il riutilizzo “intelligente” e le stampanti 3D nel presente e nel futuro dell’interior. Siamo andati a trovare il giovane emergente architetto napoletano Eduardo Russo, tra i progettisti più attivi sui social media. Scoprite di più leggendo l’intervista.

Eduardo, raccontaci di te. Dove svolgi la tua professione e come si è sviluppata nel tempo?

Ho da poco compiuto 39 anni (il 19 giugno)… eh si sono architetto!
Mi sono laureato presso la Facoltà di architettura di Napoli – Federico II in un caldissimo luglio del 2006, da li ho iniziato ufficialmente la libera professione, risiedo e ho uno studio a San Giorgio Cremano (Na).

Tua moglie e tuo padre sono entrambi architetti…

Confermo! In effetti quella dell’architettura è una “passione genetica”, ti dirò di più, mio nonno Eduardo era geometra… Sono stato veramente fortunato, andando in cantiere fin da bambino con mio padre Pippo, anche lui architetto. Questo mi ha consentito di fare un super-tirocinio, molti anni prima di iscrivermi all’università. Poi, Dio mi ha regalato Alessia, anche lei architetto, con lei sono felicemente sposato e condividiamo oltre la gioia di crescere nostro figlio Gabriele (che oggi ha 6 anni), anche l’amore per l’architettura e la progettazione di interni, oggi si scrive “interior design”!

Cosa significa per te l’arredamento?

L’arredamento è “complemento” dell’architettura di interni, inserendo arredi di qualità in un appartamento si possono ottenere grandi risultati. A mio avviso, tutto parte da una attenta suddivisione degli spazi e delle geometrie di base: dinamiche fluide e morbide possono rendere il luogo dell’abitare meno spigoloso e più accogliente.

Qual è il tuo stile preferito?

La mia impronta è “moderna”, sono stato da sempre attratto dalle superfici bianche di tre grandissimi architetti del passato: Le Corbusier, Oscar Niemeyer e dalle magie geometriche di epoca recente di Zaha Hadid. Resto anche convinto che qualsiasi architettura deve fare riferimento al luogo che la circonda, come sostiene da sempre Renzo Piano. Non esiste uno “stile” applicabile univocamente, ma apprezzo l’utilizzo dei materiali e geometrie tipiche del posto.

eduardo russo ultimo lavoro

– Quali sono, secondo te, le tendenze più interessanti nel mondo dell’interior design in generale, e più nello specifico nello “urban style”?

La tendenza oggi più interessante sicuramente è quella del “riuso”, non solo di oggetti, ma anche di edifici, manufatti architettonici, credo tanto nella riconversione di strutture abbandonate ed in Italia ce ne sono davvero tante, da li potremmo dare maggiore dignità alle periferie delle nostre città e a tutti coloro che le abitano.

Cosa ne pensi degli arredi EN23?

Il concetto del riutilizzo negli arredi di EN23 è formidabile, il recupero è una vera NUOVA ARTE! Abbiamo vissuto per anni in un’epoca consumistica, è ora di fare marcia indietro… per il bene di tutti noi, pianeta Terra compreso!

Ci sono degli oggetti che ti piacciono in particolare?

Trovo tutti gli oggetti molto interessanti e innovativi. Mi ha colpito sicuramente la piantana LUIGIA con la base di un “missile/bomba”! E’ un’idea geniale: questo oggetto solitamente porta distruzione (non c’è cosa più riprovevole della guerra), in questa nuova veste riesce a portare questa volta luce e non “buio”.

luigia piantana

luigia foto ambientata

Quali sono le soddisfazioni principali che hai ottenuto nel tuo lavoro?

La soddisfazione più grande? Alcuni anni fa un amico architetto mi chiese di progettare la sua casa! Non ci potevo credere…

Sogni nel cassetto?

Progettare una villa a Formentera! Amo la Spagna ed in particolare questa isola stupenda… Il primo sogno l’ho già realizzato, senza piaggeria, ed è fare questa professione.

Come sarà l’architettura e l’interior design tra 20 anni?

Fra 20 anni? Forse anche molto prima, cambieranno sicuramente le tecniche di costruzione, l’utilizzo delle stampanti 3D rivoluzionerà qualsiasi tipo di approccio a tutto il mondo dell’architettura e interior design… ne vedremo delle belle!

Grazie Eduardo e in bocca al lupo!