Elisa Coffinardi: “L’arredamento è il vestito di una casa”

Lombarda, vede l’architettura come una passione oltre che una professione. Il web? Per lei è un fortunato veicolo di promozione. Basti pensare che nella pagina Facebook è riuscita a guadagnare la fiducia di ben 6000 “design addicted”, molti dei quali attivi, e, quel che più conta, di un buon numero di clienti arrivati tramite questo canale. Stiamo parlando di Elisa Coffinardi, architetto ed interior designer freelance tra i più attivi sui social media nel nostro paese.

 

Elisa, raccontaci di te.

La mia “carriera” è iniziata quando mi sono laureata al Politecnico di Milano. Lo stesso anno infatti ho iniziato a collaborare con uno studio di architettura occupandomi prevalentemente di interni, residenziale, ricettivo, e commerciale. La collaborazione è continuata fino al 2010 quando ho ritenuto di aver acquisito conoscenze e capacità tali da provare ad andare avanti da sola. Ho aperto così il mio studio, in forma completamente autonoma. La difficoltà è stata partire: la domanda iniziale è stata, come per molti credo, “come trovo i miei clienti adesso?”.

In quegli anni in Italia il web marketing non era ancora così diffuso e ho ritenuto di dover provare molto a promuovermi via web. Su Facebook in particolare, pubblicando i miei progetti e render, e proponendo ai clienti la novità della “progettazione online” . Mai scelta fu più azzeccata! Ho iniziato ad avere richieste da tutta Italia, per qualche anno mi sono dedicata esclusivamente a questa attività che ancora oggi svolgo con piacere.

Con il passare degli anni, vuoi per il passaparola e i buoni lavori svolti, oltre all’attività online si è affiancata l’attività “sul campo” sono stata contattata direttamente. Ho seguito e seguo così molte ristrutturazioni, dalla pratica edilizia alla progettazione degli interni, con affiancamento del cliente in ogni scelta. La mole di lavoro a oggi è veramente grande e non potrei essere più soddisfatta.

Dimenticavo in tutto questo sono anche mamma di due bimbi nati nel 2007 e nel 2010.

 

Cosa significa per te l’arredamento?
L’arredamento è il vestito di una casa, ricordo quando ancora non esistevano i rendering spesso era veramente difficile far capire al cliente la propria idea.
Una planimetria può voler dire tutto e niente, non hai una percezione reale e bene organizzata. L’arredamento è molto importante: la scelta degli oggetti con cui arredare la casa, dai materiali agli stili utilizzati, esprime la cifra estetica di chi la abita.

 

Come sei arrivata a farne una tua professione?
Sono arrivata a farne una professione proprio da questo concetto: mostrare al cliente come l’arredamento sia l’elemento centrale nella realizzazione di una casa, come esso sia l’elemento di personalizzazione che la rende ogni volta unica e diversa dalle altre. Lo strumento del rendering 3D e la disponibilità delle varie aziende a rilasciare i propri modelli in formato digitale è stato molto importante in questo.
Grazie alla grafica tridimensionale riesco sempre più velocemente a produrre progetti e pratiche edilizie nei campi residenziale e commerciale.

 

Cosa pensi dello stile industriale?

Lo trovo fresco e giovanile, ha la caratteristica di essere molto personalizzabile plasmandosi di volta in volta in base alle esigenze. Può essere deciso e caratterizzato da elementi forti oppure richiamato in pochi particolari. Mi piace molto e nei progetti giusti è indubbiamente un valore aggiunto.

 

Quali sono le tendenze più interessanti secondo te, nel mondo dell’interior design in generale, e più nello specifico nello “urban style”?

Nell’interior design si va sempre di più alla ricerca della personalizzazione degli ambienti. Se possibile, usare sempre meno pezzi “standard” da catalogo, ma creare arredi su misura non necessariamente costosi. Si possono, infatti, anche utilizzare e adattare oggetti in disuso oppure creandone di nuovi e originali con i tanti materiali presenti oggi sul mercato. In questo senso trovo molto interessanti gli oggetti di EN23 perchè danno una “seconda vita” a pezzi di collezione, parti auto/moto, o riconducibili al mondo militare, sfruttando bene tutto quello che possiamo definire “upcycle” da ottimi materiali di recupero.

 

Prossimi progetti?
Continuare con lo stesso entusiasmo a rinnovare, ri-arredare, ristrutturare (dalla singola unità abitativa all’edificio pluripiano), trasformare case, residenze, spazi commerciali o showroom nel mio studio in provincia di Milano, dando nuova vita con spazi creati ad hoc sulle esigenze dei singoli committenti. Proprio come EN23, anche stravolgendo la natura degli oggetti originari utilizzando arredi di design funzionali e belli da vedere. Mi piacerebbe anche continuare a coltivare sempre di più la passione per la pittura e per la decorazione, mi stanno arrivando sempre più richieste di quadri e oggetti d’arredo e ne sono molto felice.

 

Per maggiori informazioni: http://archcoffinardi.weebly.com/

 

 

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