Mangodesign è uno studio giovane ed innovativo trentino che sperimenta nuove soluzioni progettuali in diversi ambiti creativi con l’aiuto di abili artigiani locali. All’attivo ha alcuni brevetti e premi internazionali brillantemente conseguiti. Scopriamo di più leggendo l’intervista all’architetto Manuel Knycz, uno dei fondatori dello studio. Molto interessante il passaggio legato al KRION, un materiale davvero interessante. Continua a leggere!
– Manuel, raccontaci di te. Dove svolgi la tua professione e come si è sviluppata nel tempo?
Lavoro principalmente a Trento e provincia, nel territorio in cui vivo, anche se abbiamo lavorato in tutta Italia, all’estero e soprattutto in Cina.
Dopo la laurea al Politecnico di Milano e le prime esperienze, dal 2002 ho fondato insieme alla compagna Alessia Cimadom lo studio Mangodesign. La maggior parte del nostro lavoro è dedicato alla progettazione degli interni, nella parte restante ci occupiamo di design in senso stretto. Il nostro motto è “se non esiste lo creiamo, se esiste e non ci piace lo modifichiamo, se esiste e ci piace lo adottiamo”. Il nostro punto forte è che creiamo tutto su misura per i nostri clienti ed ogni progetto è sempre unico.
– Siete riusciti a conseguire molti brevetti. Ad esempio per “la cucina con il Punto G“, di cosa si tratta?
L’abbiamo simpaticamente ribattezzata “Cucina con il punto G” perchè le varie funzioni si attivano sfiorando con la mano il top della cucina. Abbiamo inventato la pratica “lava verdura” con i cicli di lavaggio automatico, la bilancia a filo top con funzione di tara, il countdown che si illumina solo se in funzione ed infine la comodità di poter leggere e sfogliare le ricette (o qualsiasi altra pagina web) che sono proiettate direttamente sul top della cucina.
– Altri brevetti ricevuti?
Altri brevetti li abbiamo ottenuti anche per il lavabo “Sfacciato”, “Half Pipe”, la maniglia in acciaio inox per porte “LaMani” ed il nuovo portaposate “Impulso” che verrà presentato tra qualche giorno al Sicam di Pordenone.
“Sfacciato” è un lavabo dove ogni vertice e angolo è diverso l’uno dall’altro, sia in lunghezza che in larghezza. Ha vinto nel 2015 il premio internazionale Open Design.
Il lavabo “Half Pipe” è a sospensione, è stato progettato da un’unica lastra in solid surface di forma curva, incastonata nel muro.
Infine, “LaMani”: qui abbiamo ottenuto il brevetto per il design della maniglia, bocchetta e rosetta.
In genere sono quadrate, noi le abbiamo pensate a forma rettangolare e ricavate da un blocco pieno di acciaio inox e poi spazzolato.
– Molto interessante è anche “la cucina che purifica l’aria”…
Grazie mille, “purifica l’aria” in quanto il materiale usato è il KRION, con un processo di fotosintesi clorofilliana. Presentata alla Fiera “Io casa Expo” a Riva del Garda, questo materiale è un antibatterico sia passivo che attivo in quanto non solo non fa prolificare i germi ma li annienta.
– Qual è il tuo stile preferito?
La mia impronta è “moderna” e minimalista. Tra i committenti del nostro studio abbiamo prevalentemente abitazioni private e ville, con uno stile minimale ed eclettico.
– Cosa ne pensi degli arredi EN23?
Ho visto dei prodotti molto particolari ed unici, alcuni mi piacerebbe utilizzarli in qualche mio futuro cantiere.
– Ci sono degli oggetti che ti piacciono in particolare?
Trovo tutti gli oggetti molto interessanti e innovativi. Mi ha colpito molto, come concept, il recupero degli oggetti che altrimenti sarebbero destinati alla “fine”. Una “seconda vita” molto interessante…
>> Scopri tutte le proposte EN23!
– Quali sono le soddisfazioni principali che hai ottenuto nel tuo lavoro?
Ogni cliente soddisfatto è un grande piacere per me. Fra i vari progetti di uffici, showroom, ristoranti e case private, non sono mancate le soddisfazioni. Quello che più mi soddisfa è, però, avere un’idea, brevettarla e realizzarla: adoro il design industriale.
– Sogni nel cassetto?
Mi piacerebbe realizzare il progetto di un bell’hotel 5 stelle moderno. Ho in mente tutto quanto, vorrei realizzarlo presto. Con i disastri a livello climatico che ci sono… figlio di un tornado… un’opera che sicuramente farebbe riflettere.
– Come sarà l’architettura e l’interior design tra 20 anni?
Minimale, raffinata, o almeno, a me piace continuare ad immaginarla così.
Da molti anni in Trentino siamo all’avanguardia: costruiamo con risparmio energetico, anche attraverso l’uso delle fonti rinnovabili, utilizzando pompe di calore e seguendo le linee guida di ciò che va fatto con il massimo rispetto dell’ambiente e dell’efficienza.
Penso che l’attenzione alla ecosostenibilità diventerà sempre più marcata, già adesso è un “must”.
Grazie Manuel e in bocca al lupo!